Legittima difesa da brivido!

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Attenzione alle “dottrine” pericolose!!!

Premetto che con questo mio articolo non voglio attaccare in alcun modo nessuno; in passato ho sempre perorato l’impiego del web nella diffusione della conoscenza, così come ho sempre sostenuto che ognuno di noi, a qualunque titolo, dovrebbe apportare sempre il proprio contributo.
Nel mio piccolo anch’io, tempo permettendo, provo a dare il mio di contributo, rivolgendomi in particolar modo al lettore che muove i primi passi nel mondo dell’oplologia.
Quando scrivo, infatti, di pareri personali sono miei pareri personali, di cui mi assumo paternità e responsabilità, quindi più o meno opinabili e/o condivisibili; ma quando parlo di leggi e di fatti concreti, invece, quelli sono… come sempre supportati da valide basi… e come sempre dico, quindi, non in discussione.
Che poi la diplomazia non sia una mia dote è ormai indubbio… oggi stavo facendo altro, stavo studiando altro, quando una “particolare” notifica Facebook attira la mia attenzione: La legge sulla difesa? (pubblicato su Gruppo TACARMI… ovviamente “admin” e “membri” del gruppo nulla hanno a che vedere con tali “dispense”).
 
Per la miseria, interessante… leggo, leggo… e sempre porca miseria mi son venuti i capelli diritti!!!
Quando dico capelli diritti è perché a scrivere è persona che dovrebbe fornire le giuste linee guida al lettore “meno preparato”… la qualifica proclamata dall’Autore in commenti e risposte è “Polizia di Stato”!
Ma analizziamo insieme TUTTO l’ipse dixit:

Come sappiamo detenere una qualsiasi arma comporta una autorizzazione dello stato.

Concessione… è una sottigliezza, lo capisco, ma fa la differenza! La concessione infatti è del tutto discrezionale!!!

Le autorizzazioni principali sono tre, quella di porto d’arma e quella di trasporto d’arma e sono sostanzialmente diverse. La prima per difesa personale con porto dell’arma al fianco, e munizionamento, quindi arma carica e pronta all’utilizzo, la seconda è un titolo sportivo per il tiro a volo e permette di esclusivamente l’esercizio dello sport, deve essere trasportata scarica con munizioni a parte e non deve essere pronta a qualsiasi uso al di fuori di campi sportivi, sia TSN o campi di tiro a volo, infine quella per uso caccia.

Delle tre “autorizzazioni” escusse nel complesso elaborato/post abbiamo quella di Porto e quella di Trasporto… signori miei, siamo tornati indietro di almeno 50 anni!!! Non nella giurisprudenza, sia ben chiaro, ma nell’esposizione ed applicazione della stessa!!!
Se dici “io sono Polizia di Stato” mi dimostri come applichi (e non conosci) le leggi, a danno non di me professionista, ma di me comunissimo cittadino munito di Licenza di Porto d’Armi!
Ma cosa può mai voler dire un’affermazione del genere??? Licenza di Porto e Licenza di Trasporto (ops, che sbadato… viene denominata “autorizzazione”!!!)… all’Autore del post mi permetto di fornire adesso una piccola rivoluzione legislativa datata quando… vogliamo esser buoni… 1975 e tagliamo la testa al toro???
Le Licenze di Pubblica Sicurezza, comunemente dette Porto d’Armi sono tutte uguali!!! 
 
Sotto l’aspetto legislativo il porto è porto!!! NON ESISTE PIU’ una licenza che ti abiliti al mero e solo TRASPORTO!!! Sono ormai DECENNI che nessuno richiede (o rilascia) la CARTA VERDE!!! Ma di cosa stiamo parlando???
 
Ovviamente se hai il Porto d’Armi per difesa personale (arma corta) NON puoi portare il “fucile” (ad esempio) per andare a caccia… e viceversa!!! A meno che il titolare goda di entrambe le licenze!
 
La Licenza di Porto d’Armi viene rilasciata ad oggi 7 gennaio 2017 per (molto, ma molto, brevemente):
  • difesa personale (arma lunga, solo GPG) = arma (lunga) carica anche su pubblica via;
  • difesa personale (arma corta) = arma (corta) carica sulla persona o “dirette pertinenze” (borsa, marsupio, etc.)
  • uso Tiro a Volo = arma carica sui campi di tiro;
  • uso Caccia = arma carica in atteggiamento venatorio nei periodi e nei luoghi ove poter esercitare.
CHIUNQUE goda della “concessione” di una QUALSIASI licenza di Porto d’Armi può TRASPORTARE sul territorio italiano, ad eccezione di particolari luoghi e/o circostanze (es. comizi elettorali), e con giustificato motivo, un numero massimo di:
  • 6 (sei) armi;
  • 1.500 (millecinquecento) munizioni per armi da caccia…. (badiamo bene che non sono per armi lunghe!!!)
  • 200 (duecento) munizioni per “altre” ami comuni da sparo… con Licenza Prefettizia (es. tiratori agonisti, periti balistici, istruttori U.I.T.S.) il numero è esteso, per il solo trasporto, a 600 (seicento).

Queste armi devono essere poi custodite diligentemente, e se ne deve dimostrare la buona custodia, compreso le munizioni, detenibili, nella quantità stabilita dalla legge.

Sul “se ne deve dimostrare la buona custodia“… beh, a chi, quando? In sede di controllo ovviamente “dimostri”, nel quotidiano semplicemente “operi”… di sicuro nessuno andrà tutti giorni al proprio Commissariato d’appartenenza per dimostrare la buona custodia ?… ma entriamo nel vivo dell’analisi, la legittima difesa!

Nel malaugurato caso si dovesse ricorrere ad una di esse per difendersi in casa da una aggressione, la legge parla chiaro in fatto di divieti e di osservanze da parte di un onesto cittadino.

AGGRESSIONE – Non tutte le aggressioni o intrusioni sono uguali, si va dal ladruncolo alla banda, entrambi potrebbero essere armati, di coltello, di arma vera o giocattolo manomesso, e non esiste un manuale o una letteratura chiara che stabilisca la proporzionalità e l’eventuale reazione da parte dell’aggredito, quasi sempre preso alla sprovvista e/o impreparato

Concordo pienamente.

 

PREPARAZIONE MENTALE IN RELAZIONE AL VERO RISCHIO. Esercitare la difesa in casa propria, sarebbe cosa praticamente facile ma i giudici in caso di conflitto, sono tenuti, a seguito di verbali redatti dalle forze dell’ordine a verificare ogni fatto e atto compiuto fra delinquente e aggredito.
Attualmente la magistratura mette sullo stesso piano del giudizio e/o delle valutazioni, le due parti coinvolte che devono dimostrare come sono avvenuti i fatti.

Niente di più vero.

Fra le valutazioni, viene considerato il tipo di sicurezza che l’aggredito ha predisposto nella sua proprietà, ossia, sbarre alle finestre, infissi blindati e porta blindata, impianto d’allarme e custodia di beni e armi.

Qui purtroppo iniziamo ad andare totalmente fuori tema; parliamo di “furto d’armi” o di “aggressione”? Perché se sei stato aggredito lo puoi essere anche in giardino, quindi in assenza di sbarre alla finestra, porta blindata ed allarme; non esiste una legge, articolo o trafiletto che dica “tu Marco per poterti difendere devi avere le sbarre alla finestra”!

SANGUE FREDDO – Difendersi in casa da una aggressione, diventa una avventura, ma se necessario in estremo, farlo non con una qualsiasi arma, ma possibilmente comune e non sportiva, perché potrebbe fare differenza nella valutazione della magistratura che è obbligata a verificare se l’EXTREMA RATIO, era necessaria, (eccesso di difesa),

Tra le righe sicuramente l’Autore intendeva dire “se intendi tenere in casa un’arma da fuoco per difesa abitativa prediligi un’arma comune“… se poi parliamo di legge e legittima difesa nulla vieta l’impiego di un qualsiasi strumento e/o arma… ed ometto appositamente tipologia e specie proprio per l’esempio che mi accingo ad esporre:
  • Conflitto a fuoco – malviventi, Agente di P.S. e TU cittadino inerme;
  • Malviventi neutralizzano l’Agente di P.S. ferendolo mortalmente;
  • TU cittadino inerme raccogli da terra la PM 12 dell’Agente, ti difendi e neutralizzi l’offender che sparava nella tua direzione (o di altri cittadini inermi).
Quale reato hai commesso? NESSUNO (ed hai impiegato un’arma da guerra…).

Fra le valutazioni l’uso di una arma sportiva in quanto, chi la possiede potrebbe essere ritenuto più abile nel maneggio delle armi. (anche questo è da dimostrare anche dal delinquente, ovviamente se armato)

E questo ovviamente (purtroppo) in Italia non è legge ma consuetudine, quindi vero.

Nella valutazione processuale esistono anche le valutazioni sulle regole di ingaggio, ossia il delinquente è stato ferito o ucciso con colpi alla schiena, al torace o alle gambe. Sono valutazioni che devono essere fatte per determinare la colpevolezza dell’aggredito e i suoi eccessi, ossia, mai sparare ad un delinquente in fuga, significa che ha desistito nella sua azione delittuosa. Nessuna eccezione.

Verissimo.

 

Allora veniamo al quesito, MI DIFENDO SE NECESSARIO o lascio perdere? Come mi difendo? Ecco il problema che sorge per le persone oneste che si fanno gli affari propri in famiglia.QUALE ARMA SCEGLIEREChe arma mi servirebbe? Un fucile semiautomatico, una arma corta o un manganello di legno? Nei pochi secondi in cui reagisco chi è il delinquente che mi aggredisce? Quali le sue intenzioni?

Pacifico, il quesito è interessantissimo (non staremmo qui, io a scrivere o tu a leggere), anche se già la prima domanda lascia un po’ a desiderare… cosa vuol dire “o lascio perdere?“… se puoi lasciar perdere ciò significa una sola cosa… non vi è pericolo per la tua (od altrui) vita! Quindi non parliamo di legittima difesa!
 
Chi sia il delinquente o quali siano le sue intenzioni NON LO RAZIONALIZZERAI MAI!
 
In quei maledetti pochi secondi senti solamente il cuore nelle orecchie, i tuoi occhi non ti permettono di vedere altro che la minaccia… non te ne frega niente chi sia, una volta che il tuo cervello ha scartato l’ipotesi di un friendly per te quello è uno zombie (in linguaggio aeronautico la differenza tra un aereo amico ed uno nemico), e se uno zombie si trova in quel preciso posto, con quel preciso atteggiamento… non c’è razionalità ma istinto!!! Quello di sopravvivenza!

Tunnel ottico!!! L’Autore di questo articolato post non ne fa affatto menzione… il nostro cervello è programmato per salvarsi, e l’unica cosa su cui concentrerà la sua attenzione sarà solamente la minaccia, punto!
A questo serve l’addestramento! Ottimizzare i propri istinti… addirittura in alcuni casi a contrastarli!

Signori miei, legittima difesa vuol dire che tu o qualcun altro (un tuo congiunto, un passante, chiunque) sta rischiando la propria vita… non ce l’hai il tempo di fare le parole crociate!!! Meno film e più libri!!!

Grido, sparo, ferisco o uccido?

Questi non sono consigli reali, queste non sono scelte reali… “ferisco o uccido” poi assurdo! Mi astengo anche dal commentare; consiglio vivamente di girare il copione ad un regista hollywoodiano per qualche rivisitazione de “Il Giustiziere della Notte”… la realtà è un’altra.

LA SEMPRE BUONA REGOLA, valutiamo prima che succeda il disastro, perché di disastro si tratta. Anzitutto valutate la vostra residenza, appartamento o villa, in centro o isolata, predisponete ogni possibile sistema di difesa e di allarme. Se avete un appartamento non sognatevi nemmeno di usare grossi calibri o armi potenti che possano danneggiare i vicini trapassando le pareti, quindi basterebbe una arma corta dissuasiva, un calibro 22 o 7,65.

Ok, valutiamo, valutiamo… nella pianificazione sicuramente, ma qui il latte si è versato quindi c’è poco da pianificare; se hai sbagliato prima Amen, non avevi le sbarre [in giardino?… ricordo la mia ipotesi nel campo dell’assurdo… un po’ come questo post] quindi hai un birbaccione armato davanti… cosa fai? Non sognarti nemmeno cosa?




Il sottotitolo di questo articolo è: Attenzione alle “dottrine” pericolose!!!

Nell’esporre quanto segue io ci metto nome, cognome e faccia!
Marco Milazzo

Queste affermazioni sono pericolose! Le cose non stanno affatto così…
Mi rivolgo sopratutto a chi non ha molte conoscenze della materia e cerca risposte… signori, chi ha scritto questa frase in questo preciso contesto non ha la più pallida idea di come si comporti una parete attinta da una pallottola, non ha idea del comportamento di una munizione calibro 7,65 (immagino Browning) e sopratutto, peggio che andar di notte, scrive di “arma corta dissuasiva”! 
L’unica parete penetrabile così facilmente sarebbe il cartongesso… il tufo, ad esempio, è materiale idoneo alla ritenuta balistica!!! Ma di cosa stiamo parlando???
 
Parete in cemento armato? Non trapassa ma rimbalza… allora, se proprio vogliamo dare un consiglio giusto, scegliamo la munizione idonea… non è il calibro!!!
Ovvio che è impensabile impiegare un’arma lunga rigata, quello si che sarebbe pericoloso ed incontrollabile, ma se a disposizione hai solamente quella, beh…
7,65 (Browning immagino)? Uno dei miei calibri preferiti… peccato che l’Autore del post lo equipari ad un 22 L.R. tralasciando il peso della pallottola, la velocità della stessa nonché l’energia cinetica impressa e conseguentemente ceduta al corpo attinto… se l’intenzione era quella di preservare soggetti terzi alla scena, beh… è l’esempio più sbagliato! Fuori da una finestra, ad esempio, parecchie centinaia di metri ancora viaggerà il nostro agente balistico.
Il 7,65 Browning è indubbiamente un ottimo calibro, veloce ma con un basso potere d’arresto però… quanti colpi devi esplodere per arrestare la minaccia e, sopratutto, dove devi colpire?
 
22 L.R. L’estrazione del lotto continua… altro giro, altra corsa! Quindi una pallottola con un peso medio di 30/40 grani massimo sarebbe dissuasiva… complimenti! Si, effettivamente esistono le munizioni da vipera in calibro 22, l’unico impiego dissuasivo che la mia mente riesce a trovare… l’affermazione di per se è tragica!
Amico che leggi nell’affannosa ricerca di risposte corrette, se hai solamente una 22 Amen, hai quella; di sicuro non è affatto un calibro idoneo alla difesa personale e/o abitativa… sai perché? Il potere d’arresto è quasi nullo! Ed un giudice ti condannerà per eccesso di difesa nel momento in cui tu esploderai 10 o più colpi!
Non puoi attingere a zone non vitali nella speranza che la minaccia si arresti… ricordi il caso Marta Russo? Solamente in ospedale hanno capito che si trattava di un proiettile, i soccorsi intervenuti sul posto non avevano avuto modo di rilevare il piccolissimo foro dietro la nuca!
Se ci fermassimo qui sarebbe già bastevole… ma andiamo avanti…

Se abitate in villa con giardino, non servono armi potenti quali il cal.45, è sufficiente una cal.9. Se avete un grande giardino andrebbe bene anche un fucile semiautomatico, ma valutate sempre le distanze coi vicini, i colpi vaganti sono pericolosi anche se a munizione spezzata.

Quindi abbiamo le ricette: appartamento 22/7,65, giardino piccolo calibro 9 (45 è troppo potente), giardino grande fucile semiautomatico… sono inorridito!!!
Questo Signore continua a non avere la più pallida idea di ciò che dice… una pallottola camiciata “calibro 9”, avente un peso nominale di 123 grani, esplosa con un angolo di traiettoria di 33° dal suolo, è ancora letale ad una distanza di 1800/1900 metri!!!
Ripeto, non è una gara a “chi più sa”… qui non parliamo di cucina o giardinaggio, nel nostro settore se fai tuo un fondamento del tutto sbagliato rischi, in tutti i sensi!

INGAGGIO – Ci sono regole di buon senso, regole di ingaggio ossia, in termini militari “, …. alto là, chi va là, fermo o sparo”. Da qui si evince che non si deve sparare a caso, la regola civile sarebbe, avvertire il delinquente che si è armati e pronti alla difesa, questo avviso E’ VITALE.

Regole d’ingaggio? Termini militari?
A Lei Gentile Autore domando… ma lei sa cosa sono le regole d’ingaggio? Ma dice sul serio o sta scherzando? No, perché se parliamo di regole d’ingaggio parliamo anche di teatro operativo, dove dietro minaccia NON SI DICE UN BEL NIENTE!!! CI SI DIFENDE!!!
A te Gentile lettore invece… dai, hai qualcuno in casa quindi, se anche tu avessi la possibilità di evitare il conflitto a fuoco, grida a gran voce “altolà chi va là”… il birbaccione che magari non conosceva la tua posizione adesso ti ha individuato benissimo!
Oh sveglia!!! Si parla ancora di legittima difesa oppure è una scena di “Mediterraneo” di Salvatores?

GRIDATE – Gridate che siete armati, procuratevi delle munizioni a salve da inserire solo come prima cartuccia.

Munizioni a salve??? Come questa???
Quindi mio caro lettore mi raccomando, primo colpo munizione a salve… che ovviamente non faranno scarrellare la tua pistola semiautomatica, e se il Buon Dio ti assiste non la farà nemmeno inceppare… ma tu grida, grida e spara a salve.
Poi se invece i birbaccioni sono due, dalle grida hanno rilevato la tua posizione, ti vedono tranquillo ad armeggiare con uno strumento che sporadicamente porti in poligono… beh tranquillo, se ti sei comportato bene il Buon Dio lo vedrai tra poco!

Se allo sparo a salve il delinquente non desiste. sparate letale ma a terra (nelle vicinanze del suo percorso aggressivo), se non desiste…e insiste, siete anche legittimati a INTERROMPERE LA SUA AZIONE DELITTUOSA, con un tiro mirato.

Immagino che “sparate letale” a terra voglia dire con munizionamento… “ordinario” va bene come termine? Ed ho capito bene, a terra??? My name is Flipper, Flipperabbiamo trasmesso Omicidio della Balistica!
Quindi, se ancora non stai prendendo il caffé con San Pietro, a questo punto tiro “mirato”.
Non è per male ma di questo film non è che stia capendo un granché… ma per cortesia… questo Signore ha mai “mirato” mentre gli sparano contro?…

per le armi lunghe, ricordare sempre che è vietato usare per difesa munizioni a pallettoni in gomma, plastiche ecc. Tali munizioni sono destinate alle forze dell’ordine e per usi sportivi/agonistici.

Sicuramente qualche stralcio di legge che non ho mai letto… quindi le munizioni NO LETAL sarebbero vietate… quindi munizione non letale con la quale però puoi fare sport… ho capito…




Per fortuna tutto ha una fine, anche questo strazio.
Gentile lettore alle prime armi, se hai qualche dubbio… chiedi al tuo armiere, è meglio. Sicuramente non avrà la stessa fantasia di questo singolare Autore ma saprà consigliarti BENE.

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