Difesa Legittima – La Parola a Tony Zanti

Home » Difesa Legittima – La Parola a Tony Zanti
in: Attualità, Legittima Difesa

Solamente un’intervista sarebbe stata troppo riduttiva.

16 Febbraio 2017

Ero lì seduto nel mio studio a buttar giù le ultime righe dell’articolo Legittima Difesa e Paura di Difendersi quando il proliferare di alcuni dubbi ormai, ben radicati nella mia mente, intimavano un prudentissimo Alt.

Quando hai un dubbio cosa fai? Ovviamente ti documenti e chiedi a chi “ne sa più di te”!

Poche persone in Italia possono a pieno titolo parlare di Sicurezza… quella con la “S” maiuscola per intenderci… Tony Zanti indubbiamente è proprio una di quelle persone!

Non mi piace disturbare… invio un messaggio:

  • (15:08 – Io) Ciao Grande Tony, argomento legittima difesa, avrei qualche dubbio… posso disturbarti?
  • (15:11 – Tony) Ciao Marco, sto terminando un corso (omissis), sentiamoci stasera.
  • (18:26 – Tony) Sentiamoci.

Essere un Professionista vuol dire anche questo, rispondere alle domande (anche banali) di un rompiscatole come me.

Tony scusami, ma se io Cittadino mi trovo in questa determinata circostanza, tu come la vedi?

E se l’aggressore sfrutta solo la propria forza fisica?

E se invece questo, o quello… Tony, ma la registriamo un’intervista?

Per più di un’ora avevo già inondato Tony con ogni tipologia di caso assurdo… eppure eccolo lì, dall’altro capo della cornetta a rispondere ad ogni quesito e/o scenario che la mia mente potesse partorire… risposte chiare che non lasciavano adito ad interpretazioni.

Marco, fai una cosa; cancella la registrazione… se mi permetti scrivo io la realtà della Difesa Legittima in Italia.

Per me è soltanto un Onore poter pubblicare lo scritto di Tony Zantida Grande Professionista oggi ha trovato anche il tempo scrivere il suo articolo… e mi scuso con tutti Voi se solamente adesso trovo il tempo per io poterlo condividere.

La mia speranza è che un giorno a parlare di argomenti quali Ami e/o Sicurezza siano veri Professionisti e non chi imbratta fogli di carta perché il bianco non piace…





La Difesa Legittima

Noi tutti siamo tutelati nel sacrosanto diritto alla salvaguardia dell’incolumità fisica, dall’articolo 52 del Codice Penale (la “Difesa legittima”), che sancisce la liceità del difendere se stessi o altri, da aggressioni ingiustificate.

Prendiamo come esempio il Cittadino, il quale è detentore di Porto d’Armi per Difesa personale e come tale è vincolato a rispettare le direttive impartite da tale Licenza (rilasciata dalla Prefettura): tali direttive, però, non sono inerenti al comportamento da adottare in caso di aggressione e – quindi – alla reazione legittima da parte di chi detiene un’arma per difendere la propria incolumità fisica e la vita stessa.

Il suddetto articolo di Legge cita gli elementi necessari perché la persona possa applicare questo diritto, anche se il linguaggio usato è il nebuloso legalese, che la maggior parte delle persone non riesce ad interpretare.

Da un’attenta lettura dell’articolo in oggetto, possiamo individuare tutti gli elementi necessari e concorrenti alla Difesa legittima, utili a capire i limiti di questo diritto che ognuno di noi possiede in qualità di Cittadino Italiano.

Vediamo:

  1. Chi si difende deve essere costretto a farlo: se il sottrarsi all’azione offensiva è possibile, deve essere intrapreso.
  2. Deve esistere la necessità di difendersi: come sopra.
  3. Si può difendere sia la propria incolumità, sia quella altrui: la Legge ammette la difesa della propria persona, nonché la protezione dell’altrui persona (benché questo si riferisca ad un fatto incidentale che non giustifica – come alcuni credono – l’attività di guardia del corpo).
  4. Il pericolo deve essere attuale: ossia la difesa deve avvenire contemporaneamente all’offesa (dopo che l’azione offensiva è cessata, l’azione difensiva non è giustificabile).
  5. L’offesa deve essere ingiusta: chi si difende non deve aver provocato o causato l’azione offensiva (generalmente, mediante l’aver inflitto a sua volta ed inizialmente un’offesa ingiusta).
  6. La difesa deve essere proporzionata all’offesa: l’azione difensiva è giustificabile quando non vi sia disparità tra la quantità e la qualità della forza impiegata da chi arreca l’offesa fisica e chi si difende o protegge altri. Il concetto della proporzionalità tra offesa è difesa è da ricercarsi nell’effetto e non la causa delle medesime.

L’ultimo elemento, la proporzionalità, è il più discusso ed il meno compreso di questo famoso articolo di Legge.

La chiave di interpretazione è la seguente: l’azione offensiva può arrecare un danno fisico – a prescindere dal tipo di strumento utilizzato – e di conseguenza l’azione difensiva può arrecare un danno fisico – a prescindere (anche qui ed in ugual modo) dal tipo di strumento utilizzato – proporzionale al danno che chi offende intende arrecare.

Parliamo quindi di effetto dell’azione offensiva oppure difensiva (ossia, il danno fisico ed anche la morte) e non di causa (rappresentata dagli strumenti: armi da fuoco, coltelli e perfino le mani).

Potrebbe sembrare strano che si dia il medesimo valore offensivo ai suddetti strumenti, ma il seguente esempio può far luce sull’argomento:

  • Siete assaliti improvvisamente da un individuo, il quale è disarmato, ma anche molto più forte di voi ed è determinato ad arrecarvi un grave danno fisico.
  • Tentate di sottrarvi all’attacco, ma siete bloccati e spinti contro un muro.
  • L’energumeno procede a colpirvi con poderosi pugni e poi vi afferra con entrambe le mani al collo, stringendo con forza.
  • Indolenziti e sanguinanti, tentate di reagire dapprima colpendo l’individuo con calci e pugni che non danno alcun risultato, poi estraendo la pistola dalla fondina e, poco prima di perdere i sensi a causa della stretta ferrea dell’aggressore intorno al proprio collo, esplodete un colpo, uccidendo l’aggressore.

Ciò potrebbe accadere nel caso in cui siate provvisti di arma da fuoco, ma lo stesso ragionamento si applica all’arma d’opportunità (un sasso, oppure un qualunque oggetto contundente) che riuscite ad afferrare con la forza della disperazione.

Chi non giustificherebbe la vostra azione difensiva in tale frangente?

Chi potrebbe giudicare non proporzionale e non appropriato l’uso di una qualsiasi arma da parte vostra?

Se consideriamo i suesposti elementi dell’Articolo di Legge, ci accorgiamo che essi sono tutti presenti.

Infatti, il Cittadino è stato costretto a difendersi (era necessario che si difendesse), il pericolo era attuale e l’offesa ingiusta (non era stata da lui provocata) ed, infine, egli aveva reagito causando la morte dell’individuo il quale voleva – parimenti! – causare la sua morte per strangolamento.

La legge della proporzionalità è rispettata!

Il grande inconveniente relativo ad un simile evento consisterebbe nel fatto che non vi sia stato alcun testimone presente.

Inoltre, il Diritto alla Difesa potrebbe essere negato da una Giustizia “ingiusta”.

È di vitale importanza – in ogni caso – che sussistano gli elementi che escludono il reato e che abbiate agito in maniera oculata e necessariamente reattiva.

Tony Zanti





Chi è Tony Zanti?

Un istruttore?
Un Perito?
Un Esperto?

Per “gente” che come me ha intrapreso un determinato cammino professionale la figura di Tony è un qualcosa a cui non si può nemmeno ambire.

Gli Appassionati e gli Esperti del settore conoscono la sua Professionalità sotto varie sfaccettature:

  • Ideatore del Tiro Dinamico Operativo®;
  • Perito Balistico;
  • Giornalista;
  • Autore di testi specialistici, quali ad esempio “La Difesa Armata”, “Pronti a Tutto”, “Close Range Survival Shooting” (in lingua inglese), e…

Acronimi come T.O.M.A.S. oppure A.T.D.O. riconducono immediatamente alla sua figura… non sta a me stilare il suo curriculum ultra trentennale!

Se hai necessità di documentarti sul Professionista cerca “Tony Zanti” su Google… quelle non saranno mie parole.

Mie parole sono invece, sempre a rischio (certezza) di risultare ripetitivo, la speranza di vedere in un futuro Professionisti di questo calibro parlare di Sicurezza… gente così non imbratta i fogli per riempire il bianco!

Grazie Tony.


“Parliamo di Difesa Legittima” è un evento d’informazione creato all’interno del Gruppo Facebook “Difesa dei Legali Possessori di Armi“.




Le Testimonianze:

Domande?

Se hai da porre una domanda in merito a questo articolo per piacere utilizza il modulo "aggiungi un commento" che trovi in basso.

Siete in tantissimi a contattarmi e questo è il modo più semplice per un rapido scambio di informazioni, idee ed opinioni... fermo restando che la tua domanda può essere utile ad altri utenti.

NON POSSO ASSICURARE risposte tramite altri canali (es. messaggi privati su Facebook od altri social, "tag" del nome, forum, etc.).

Il confronto costruttivo è sempre gradito.

Grazie per la collaborazione.

Marco Milazzo