Seguire le Leggi e Prevenirne le Interpretazioni sono due cose differenti
(aggiornato al 28/02/2017)
Premessa
Il mio ultimo articolo, Acquistare, Detenere, Trasportare e/o Consumare Munizioni e “Polveri”, diciamocelo chiaramente, ha creato un bel trambusto.
In appena due giorni dalla pubblicazione ho potuto contare ben 484 e-mail sull’argomento, altrettanti (se non di più) messaggi privati sui vari social network, per non parlare poi dei “malefici” tag del nome, oppure varie domande all’interno dei gruppi di discussione, commenti, forum…
Chiedo scusa a tutti quanti se non riesco a rispondere (sempre a tutti quanti) in questo modo… veramente, ho sbagliato!
Ho sbagliato prima di tutto, pur sapendo che era uno degli aspetti “più delicati”, e maggiormente interpretati, dell’intera materia armi (per utilizzare le mie stesse parole), a racchiudere una molteplicità di casistiche in un solo articolo… in Italia non si può fare!
In Italia abbiamo il Feudo Verde, dove “il pallettone” è da denunciare, mentre nel Feudo Blu i calibri da caccia sono solamente quelli ad anima liscia… tu che leggi non puoi saperlo ma, prima di pubblicare, rileggendo, ho cambiato anche i colori dell’esempio (avevo utilizzato rosso e nero)… non sia mai mettere pure la politica in mezzo!
Non ce ne usciamo più…
In una realtà circostanziale, discrezionale, ed alle volte anche “fantastica” (dal termine fantasia!) come la nostra, non può esistere la verità suprema… perché quello che è vero a Pordenone è falso a Lampedusa!
Domanda… ma non sono entrambe Italia?
Magari lo fosse…
Noi “poveri” vassalli, valvassini o valvassori che viviamo il mondo armi abbiamo il DOVERE di conoscere la materia, nonché le LEGGI che la “regolamentano”, pur riconoscendo i limiti della nostra soggettiva collocazione geografica!
Ed i diritti? Come ad esempio quello di avere LEGGI CHIARE affinché il Cittadino possa seguirle in maniera cristallina?
Vuoi mettere? Ma se detenere LEGALMENTE un’arma è di fatto una concessione e non un diritto… vuoi che LEGGI CHIARE in materia non siano pure una concessione?
Separiamo gli argomenti
Con un bel “costrutto siciliano” ti dico già che sempre di munizioni e di esplodenti si parla… semplicemente affrontiamo in questo articolo il “problema” RI-carica!
Lo faccio a ragion veduta… gran parte dei vostri messaggi proprio sulla ricarica vertono (sempre in costrutto siciliano).
Cos’è la RI-carica?
Nulla, prendi una pressa, prendi dei bossoli… le matrici (dies), gli inneschi, LA POLVERE, qualche palla… questa è la RI-carica… lenta e noiosa (se non sei appassionato e/o non hai un’attrezzatura al top)!
Vallo a spiegare ad uno del Feudo Blu che in un altro Feudo qualcuno ha addirittura richiesto… LA DENUNCIA DELLA PRESSA!!!
Allora è il caso di analizzare insieme come stanno (o starebbero) le cose…
Dal punto di vista legislativo… cos’è la RI-carica?
Nulla… la RI-carica non esiste!
Non nascondiamoci dietro ad un dito… le ho lette anche io le sentenze e le circolari… ma sentenze e circolari NON sono legge!
Giusto per fare un esempio, solamente sul sito del Dott. Mori sono riuscito a trovare la risposta ad un quesito datato 1999… qualcuno ha chiesto: “Signori miei, mi dite cos’è la ricarica?“… ecco la risposta:
Ministero dell’Interno. Quesito 559/C.16105,XV.H.MASS(39) del 22 marzo 1999 in merito all’applicazione delle disposizioni previste dall’art. 47 TULPS per l’attività di ricarica delle cartucce da parte di privati.
Con riferimento al quesito indicato in oggetto, si rileva che l’attività di ricarica di munizioni ad opera di privati, pur non essendo espressamente disciplinata, non incontra specifici divieti normativi.
Essa pertanto non appare illecita, purché sia espletata alle condizioni di legge, con particolare riguardo alla legittimazione all’acquisto di esplosivo (art. 55 TULPS), agli obblighi di denuncia (art. 38 TULPS), ai quantitativi di polveri (5 Kg.), bossoli e inneschi (illimitati) e cartucce detenibili senza licenza (art. 97 Reg. TULPS e 38 TULPS) ed ai maggiori quantitativi detenibili con licenza prefettizia (art. 50 TULPS e art. 97/3 Reg. TULPS).
Si osserva infine che le disposizioni di cui alla L. 6.12.93 n. 509 “Norme per il controllo sulle munizioni commerciali per uso civile” riguardano esclusivamente le munizioni destinate al commercio e non già quelle frutto delle attività di ricarica privata.
Risposta chiarissima… non lascia alcun dubbio!
La RI-carica è consentita! Come?
Tu Stato Italiano, consenti a me Cittadino Italiano un qualcosa… un qualcosa in materia ARMI… come devo fare questo “qualcosa” per non passar dei guai?
Adesso, il “timoroso” per il si e per il no, per non sbagliare prima compra, poi denuncia, consuma ed in seguito RI-carica… perché la risposta al quesito NON è legge!
Ed io NON gli do torto!!!
Personalmente vedo questa risposta come una “utile” pacca sulla spalla, ma la carenza normativa è enorme!
La risposta ministeriale mi dice che i bossoli e gli inneschi sono illimitati, altre leggi dicono che sono inerti… eppure ci sono zelanti Operatori che mandano avanti Notitia Criminis per negligente custodia di bossoli, palle… e addirittura borre!!!!
Ed un Cittadino Italiano travolto da una valanga giudiziaria del genere vede la propria vita in frantumi!
Non esiste alcun diritto!!!
Allora, usciamo dal nostro Status di “leone da tastiera“… del tipo “se capita a me sai quello che combino“… perché non esiste l’articolo di legge… così come “la circolare dice“… se capita a me nulla!
A te non è capitato!… sono IO a dirti che non hai il DIRITTO di esprimere giudizi grossolani ed affrettati!
Ragiona… quando ricevi un “415 bis” non hai nemmeno voglia di guardarla la tastiera, altro che ruggire!
Allora, a mio avviso, è il caso di analizzare cosa sia opportuno fare e/o NON fare… per non incorrere in problematiche assurde ed anche incomprensibili… almeno finché non le si provano.
Perché (personalmente) consiglio di “RI-caricare” e non “Caricare”.
Per un semplice motivo… se non esiste un pezzo di carta con un po’ d’inchiostro che TUTELI il Cittadino affinché un “qualcosa” sia lecito e legittimo, quello stesso “qualcosa” vive nel limbo del consentito ma non regolamentato… oh guarda, mi ricorda le parole della risposta del Ministero…
La RI-carica è consentita… benissimo… tu hai in denuncia 50 munizioni e 500 grami di Polvere da Lancio… sei un Cittadino Italiano ligio e rispettoso delle normative… ne RI-carichi 100 di munizioni… e se la dea fortuna è bendata, la sfortuna ci vede benissimo (!!!)…
Controllo di Polizia nell’esatto istante in cui hai terminato le operazioni e sei pronto per andare in poligono… sei fortunato se te ne esci con una tiratina d’orecchie (immeritata)… ma sappiamo tutti che non va a finire così!
Ricordo sempre che da noi esiste una licenza che consente all’industria “x” di produrre munizioni, una licenza (od autorizzazione) che consente all’armeria “y” di caricare munizioni, ma non esiste NULLA che legittimi noi Cittadini ad una serena attività di RI-carica domestica… consentito ma non regolamentato non va affatto bene!
In qualità di Cittadino Italiano, sarebbe troppo chiedere una regolamentazione?
Dato che le “Intelligenze” dei Tribunali (cosi si chiamano in termini altisonanti le interpretazioni) molte volte vertono sull’aspetto “grammaticale” del termine… carica (= carico la prima volta = produco) a fronte di RI-carica (= carico un qualcosa che era già caricato in precedenza)…
Allora, per il nostro stesso bene, smettiamola di cercare l’articolo, la sentenza o peggio ancora l’interpretazione… vogliamo RI-caricare in serenità?
Mettiamo in denuncia le munizioni e dopo RI-carichiamo… se non c’è nulla che ci tuteli siamo almeno furbi e tuteliamoci da soli!
Perché non RI-caricare per l’amico.
Occhio!!! Qui la situazione potrebbe farsi anche più che complessa…
- Io e Mario ogni domenica andiamo insieme in poligono;
- Mario sabato pomeriggio ha acquistato una bellissima 1911 ma l’armiere non aveva le munizioni;
- Mario mi chiama la sera: “Marco, per piacere mi fai 50 colpi così domani la proviamo?”.
TU, cosa fai???
Tralasciando il fatto che RI-caricare per “altri” è una bella responsabilità oggettiva (diciamocela tutta)… rompi la tua di arma, piangi con un occhio… ma la risposta al quesito ministeriale, per quanto NON sia legge, parla di RI-carica privata.
Ma se cedi a terzi “l’opera” della tua RI-carica, è da intendere ancora come RI-carica privata?
Non è a me che devi rispondere!
Qualsiasi cosa “vada storto” (a torto o ragione) è ad un Giudice che devi dare spiegazioni, non a me!
Non ruggire con me… se non l’hai capito siamo sulla stessa barca!
Sia io che tu siamo Cittadini Italiani che chiediamo spiegazioni!
Solamente che io, per via del mio lavoro, qualche domanda in più sono portato a farmela… mi piacerebbe te la facessi anche tu!
E non cercare il cavillo o l’articolo… proprio sulla RI-carica non esiste nulla di concreto (già detto).
Un altro esempio borderline… o un’altra mancanza legislativa?
Come già scritto in precedenza nel mio precedente articolo è assodato e risaputo che possiamo detenere, ad esempio, fino a 1.000 munizioni calibro 12… a pallini, così facciamo contenti TUTTI, da Pordenone a Lampedusa.
Quindi, sempre per esempio, io Cittadino Italiano, munito di Licenza di Porto d’Armi, ho in denuncia un solo fucile calibro 12 e sono legittimato a detenere senza denuncia le famose 1.000 munizioni a pallini.
In denuncia?
Solo il fucile!
Non ho polveri da lancio…
Ma se ‘ste benedette 1.000 munizioni a pallini le apro, non avrò dentro della polvere?
E quanta?
Sempre il Dott. Mori, nel suo articolo Ricarica di cartucce e FAQ della P.S. (dallo slug evocativo: “ignoranti”), fa riflettere il lettore sul fatto che 1.000 cartucce in calibro 12 equivarrebbero (da tabella comparativa presente all’interno dell’Allegato B del T.U.L.P.S.) a ben 1.785 grammi di sostanza esplodente!
A questo punto, oltre alle munizioni a pallini, per “similitudine” (chiamiamola così) sarebbero da intendersi da non denunciare anche i 1.785 grammi di propellente in esse contenute?
Perché, se le apro (disassemblo) commetto reato?
Produco esplodenti forse?
O me li procuro in maniera illecita?
Vedi cosa a mio avviso TUTTI noi Cittadini Italiani dovremmo chiedere?
Almeno NOI diretti interessati che in qualche modo viviamo il mondo delle armi…
Norme CERTE!
Leggi degne degli anni 2000!
Non si può continuare ad aver timore… di fare o non fare NON si capisce bene cosa!
Sia chiaro per tutti… il mio era un ESEMPIO… NON aprite le munizioni a pallini per ricavarne polvere!
Tiriamo le somme… cosa fare per RI-caricare.
Siamo arrivati al Quid… cosa fare?
I miei non possono essere riferimenti normativi certi ma consigli per dedicarci alla RI-carica in totale serenità:
- Acquista e denuncia arma e munizioni;
- Acquista e denuncia la polvere;
- Consuma le munizioni acquistate;
- RI-carica le munizioni consumate senza eccedere nei quantitativi denunciati.
… e se invece ricarichi a pallini (sempre da Pordenone a Lampedusa)… tranquillo, entro le 1.000 unità non vanno denunciate quindi potrai RI-caricare in tutta tranquillità senza la “necessità” di effettuare un primo acquisto.
Lo so benissimo che…
…non si scrive RI-carica ma Ricarica… semplicemente con un bel “RI” non dimenticherai di sicuro quelle che sono le Intelligenze… ops… le Interpretazioni che solcano il suolo Italiano.
Ti chiedo solamente una cortesia…
Per qualsiasi dubbio… se hai la voglia e/o la necessità di contattarmi, utilizza lo strumento “aggiungi un commento” posto in fondo a questa pagina; diversamente non posso assicurarti una risposta.
Grazie per l’attenzione… e come sempre, buona fortuna a tutti… in mancanza di normative chiare, solo di fortuna si può parlare!