Armi? Finalmente qualcuno dice… “La Verità!”

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Chi possiede armi non è un violento

Nell’esatto momento storico in cui scrivo il calendario posto sulla scrivania mi ricorda che oggi è martedì 6 dicembre 2016… cosa vuol dire questo? Semplice, tutto va contestualizzato!
Se sei un bambino pensi al regalo di Natale, un adulto… beh, come spendere la tredicesima? Ovviamente per chi ne gode! Ma andiamo oltre, trasformiamo per un attimo questa storia in geografia.
Se sei un cittadino made in U.S.A. allora gioisci o piangi per l’ascesa di Trump, se hai gli occhi a mandorla sogni il nuovo televisore spesso 5 millimetri (presentato da pochi giorni)… mentre se sei italiano, beh… si racchiude tutto in un SI od un NO.
Già, la notizia del giorno (e non solo del giorno) è il Referendum Costituzionale dello scorso 4 dicembre… non è utile ricordarlo ma mi piace ribadire che ha vinto il NO; la Costituzione è sacra!
Strano però come concentrandosi su di un solo evento, per quanto epocale possa essere, si possa perdere di vista tutto il resto… eh già! Lo stesso 4 dicembre, per assurdo, un articolo giornalistico pubblicato all’interno di un quotidiano, tuonava così: Il diritto di difendersi. Chi possiede armi non è un violento. Gli svizzeri ne hanno più dei texani… non è “la solita” rivista di appassionati, un po’ sfigati, un po’ emarginati (io in testa, così non si offende nessuno)… no, questo è un giornale vero, in carta ed ossa!
Ma dove ha studiato sto giornalista qui, tale Alessandro Rico? Ed il giornale qual è? “La Verità!” di Maurizio Belpietro.
Ah, vabbe, allora non vale… 




Mi domando io; possibile che in trentasei anni di vita leggo solamente oggi un vero articolo costruttivo sulla volutamente complicata materia armi?
Ed il giornalista continua…

La correlazione tra acquisto di una pistola o di un fucile e gli episodi di delinquenza è una bufala.

Lo dimostrano le statistiche in Europa e negli USA. Ma l’Ue vuole imporre leggi ancora più restrittive.

Adesso, è chiaro che io non possa incollare l’intero articolo; se volete leggere il testo integrale acquistate (come ho fatto io) la copia del quotidiano, il link è questo, con pochi centesimi acquisti la tua copia digitale, vai a pagina 15, e potrai valutare anche tu la trasparenza e la veridicità con la quale è stato affrontato l’argomento.
Io mi limito esclusivamente ad una brevissima analisi.

Con il referendum abbiamo perso di vista Bruxelles

Tra pochissimi giorni infatti una particolare commissione, pacificamente accompagnata da altrettanti agenti armati (a tutela della difesa personale dei partecipanti) si riunirà nella suggestiva capitale belga; è un incontro ufficiale, mica una gitarella qualunque… questi signori si riuniranno per… decidere “il se” ed “il come” togliere le armi agli onesti cittadini! 

Perché le armi sono la causa di tutte le violenze e di tutte le guerre.

Di sicuro chi delinque, ed ovviamente possiede illegalmente armi da fuoco, condivide lo stesso pensiero. “Tanto di cappello” dice il “Don Vito” della situazione… e con lui anche terroristi, micro e macro criminalità, tutti a banchettare e crogiolarsi allo stesso tavolo.
Alla fine è chiaro, se io sono un “bullo”, chi aggredisco? Uno con una spranga in mano oppure il poveretto di turno che non ha come difendersi?
Fumo negli occhi signori! Dalla morte di Giulio Cesare in poi (forse anche prima) questo è stato il principale compito della politica.

C’è un “certo terrore” nell’aria? Disarmiamo i cittadini… facciamo vedere che qualcosa è stata fatta!

Ma torniamo al nostro coraggioso giornalista… coraggioso perché in Italia non è proprio così facile dire “La Verità”!
Il testo dell’articolo mi trova pienamente concorde nella quasi totalità della sua stesura; purtroppo il Sig. Alessandro è un giornalista e non un Esperto in materia di Armi, ragione per la quale purtroppo afferma che la problematica delle armi clandestine potrebbe essere riconducibile ad una “leggera armonizzazione” delle normative in materia di armi disattivate… tagliando carne ed ossa è l’unico “neo” riscontrabile in un testo ben elaborato!
Chiunque eserciti la mia Professione, così come ogni Armiere/Armaiolo, sa benissimo che le operazioni di disattivazione di un’arma non sono proprio così “sempliciotte”; un’arma disattivata (e chiamarla “arma” sarebbe anche sbagliato) è un pezzo di metallo e legno (o plastica) e le operazioni per riportarla al suo status originario sarebbero “tali e tante” da valutare la convenienza di costruirla ex novo.
Un AK47 (non demilitarizzato, un’arma da guerra vera e propria!) proveniente dal mercato nero sudafricano a poco più (poco meno) di 9 dollari il pezzo! Questo è un problema!
Il resto del testo è veramente ineccepibile, dal Texas all’Inghilterra, con gli occhi di un Esperto della Carta Stampata, finalmente qualcuno dice la verità!
Che poi il giornalista sia un coraggiosamente inesperto della materia lo si capisce anche dalla domanda con la quale chiude il suo articolo:

Chissà che, vista la preoccupante crescita della marea “populista”, Juncker e soci non temano più i cittadini europei che i terroristi islamici.

Concludo con una sola domanda

Non mi capita spesso di essere così sintetico… ma tu cittadino onesto come me, hai notato come questo termine “populista” cominci ad essere un must del linguaggio politico (e quindi anche giornalistico)?
Cosa vuol dire di preciso? Cosa ci attende?




Grazie Alessandro Rico

L’autore dell’articolo Il Diritto di Difendersi.

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