Fiction o Fantasy?

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Due paralleli che in TV, al cinema, e troppo spesso anche sui giornali, non s’incontrano mai… scienza e realtà.


Chi di noi nel 2016, quando cerca la definizione di un determinato termine, non si rivolge al web? Wikipedia ad esempio? Io lo utilizzo sempre!

https://it.wikipedia.org/wiki/Fiction:
Per fiction (termine inglese, letteralmente in italiano “finzione”, dal latino fingere, “formare”, “creare”) si intende la narrazione di eventi immaginari, diversamente dalla narrazione di eventi reali. […] Il termine fiction è spesso utilizzato come sinonimo di narrativa e più specificamente di prosa narrativa. In questo senso, fiction si riferisce solo a romanzi o racconti ed è spesso divisa in due categorie: narrativa di genere (ad esempio, fantascienza o noir) e narrativa letteraria (ad esempio Marcel Proust o Luigi Pirandello). […]

Pacifico quindi che la Fiction rappresenti eventi immaginari… ma la scienza, quella più “terra terra”, dove la mettiamo?
Personalmente non mi appaga il ruolo di spettatore succube della narrazione, un minimo di criterio dovrà pur esserci nella visione di uno sceneggiato ambientato sul pianeta terra!
Altrimenti annulliamo anche la forza di gravità e tutte le più basilari leggi che identificano il nostro status di esseri umani.
Attenzione, non voglio additare minimamente un programma televisivo piuttosto che un altro; purtroppo da questi spettacoli “di puro intrattenimento” vengono egregiamente partoriti altrettanti articoli giornalistici, che di fiction e fantascienza ne somministrano fin troppa… immaginiamo una testata giornalistica che pubblica un articolo di economia che non abbia alcun fondamento.
Tutti indignati, direttore alla berlina e giornalista a casa!
Perché la balistica deve essere immolata al pubblico ludibrio? Vuoi mettere, la balistica è una cosa complicatama quando mai!
 
Eh, ma sono “armi”, cose complesse e pericolose… meno se ne parla e meglio è… Step by step oh mio spettatore!

Di cosa parliamo?

Ultimo, Fiction televisiva narrante la storia di un poliziotto infiltrato in una famiglia calabrese, in onda in questi giorni sugli schermi italiani.




Cosa analizziamo?

Balisticamente (ma anche logicamente) parlando… tutto!!!

I personaggi della vicenda:

Il poliziotto “buono” (protagonista)La poliziotta “buona”Il poliziotto “corrotto”

I fatti in analisi… in breve:

  1. La poliziotta spara al collega “corrotto” uccidendolo

  2. Protagonista e poliziotta legano il cadavere (tralasciando il nodo utilizzato) ad un blocchetto di cemento e lo gettano in mare

  3. Qualche giorno dopo (se ho tenuto bene il conto 3) il cadavere viene ritrovato (intatto!!!) da un peschereccio

  4. I “buoni” temono che la pallottola estratta dal cadavere possa ricondurre al vero autore del delitto

  5. Il protagonista spara, con un’altra arma, su di un tavolato di legno al fine di sostituire la pallottola presente nel cadavere

La “semplice” estrazione di una pallottola… “perfetta”

Rigature? Deformazioni? Queste sconosciute…

  • Ma è veramente così semplice estrarre un agente balistico da una tavola di legno?
    Ovviamente no! Prendiamola come una licenza poetica…
  • Ma la “pallottola” non dovrebbe avere delle rigature impresse dai pieni presenti in canna?
    Beh, a meno che non si tratti di una pistola semiautomatica ad anima liscia… chi le produce?
    Già vero, non esistono…
  • Una pallottola che viaggia circa a 370 m/s ed impatta contro una superficie in legno non subisce deformazioni plastiche?
    Altroché se le subisce!!! Di sicuro “il buono” ha in mano una pallottola che mai ha impattato contro nessun altro corpo.

Ma il bello deve ancora arrivare… sul tavolo dissettorio!




Brevissimi cenni di medicina legale

Che il mare sia il più “cattivo” degli agenti, specie su di un cadavere, è ampiamente risaputo; il caso italianissimo della Contessa Vacca Augusta ricorda (forse) al pubblico di come un corpo, dopo pochi giorni in mare, sia stato restituito del tutto privo di peli ed aggredito dalla fauna (pesci).

Non esistono corpi integri… anche in questo caso chiamiamola licenza poetica, in fondo perché turbare lo spettatore.

L’assurdità, sarà pur essa “scenica”, resta nel fatto che il corpo sia bello che pronto sul tavolo dissettorio; il corpo intonso quindi, che già dovrebbe essere martoriato dal mare (popolazione compresa), è bello che pronto per l’autopsia la sera prima che essa abbia luogo… perché preservare un corpo già in avanzato stato di decomposizione?… mi sa che le licenze da “prima serata” iniziano ad abbondare!

Tre giorni in mare e non sentirli…

Ed il mistero s’infittisce… con una semplicissima “pinza chirurgica” il protagonista estrae in pochi secondi la pallottola!

In barba alla fisica, alla balistica, e non ultima alla medicina legale (di cui posso essere solamente scarso conoscitore), il de cuius lascia in eredità al protagonista un’altra pallottola praticamente nuova! Ed in Italia facciamo a botte per taglio ad “Y” si, taglio ad “Y” no! Basta una pinza!!!

L’allegro chirurgo……batte ogni record!

Almeno la scena dell’inserimento della pallottola differente non è presente nella Fiction… già, se per estrarre è bastata una pinza chirurgica, figuriamoci… è stata inserita con un dito!!!

Da questo traggo come conclusioni che il laboratorio scientifico, che successivamente avrà eseguito gli opportuni accertamenti sull’agente balistico, non si accorgerà del legno presente sul proiettile.

Tante righe e tante parole per cosa? Signori… troppo spesso leggiamo articoli giornalistici che, almeno da un punto di vista tecnico, si discostano totalmente dalla realtà. Ricordiamoci sempre che queste sono “Fiction” e le licenze poetiche QUI possono abbondare.

Buon lavoro… reale, non Fiction.

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Marco Milazzo