“Le Armi della Paura”: la risposta del Giornalista

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Il commento del Dott. Monteleone al mio articolo

pubblicato su Facebook il 19/02/2017

 

Di cosa stiamo parlando?

Per tutti gli Amici che non hanno seguito la vicenda… la risposta “pacata” a me giunta dal Dott. Monteleone (giornalista dell’emittente televisiva La7) si riferisce al mio articolo, postato su questo Blog: Come si “Costruisce” una Notizia: Le Armi della Paura… in riferimento al servizio andato in onda lo scorso 16 febbraio (2017) dal titolo Le Armi della Paura.

Per chi non leggesse i caratteri piccoli dello screenshotDott. Monteleone buonasera, gentilmente… la mia domanda è molto semplice… qual è la notizia?… ed allego il link del mio testo.

A mio avviso gli elementi della cordialità, della buona educazione e della cortesia ci sono tutti… o sto sbagliando?

Questa è stata la risposta:

 

Da cosa iniziamo?

Analizziamo a questo punto il Suo “servizio” o questa Sua risposta “pacata”… principiamo dal “servizio”… sono sicuro che Lei stesso trarrà le conclusioni!

Titolo: Le Armi della Paura.

Gentilmente dimentichi la mia figura di Professionista della materia… sono un telespettatore come tutti… Lei intitola “Le Armi della Paura“.

Siamo in democrazia, no?

Posso permettermi di chiederLe il perché di questo titolo oppure anche questo La disturba?

Cosa dovrebbe evocare?

Scenografia.

Già nel mio articolo Come si “Costruisce” una Notizia: Le Armi della Paura contestavo (e contesto) la scelta “musicale” operata…angosciante è il termine più consono che si possa attribuire al sottofondo musicale utilizzato… mi dica che non era quello lo scopo e mi insulterà nuovamente… magari non nei toni (che già ha utilizzato nei miei confronti) ma nella mia eventuale capacità di discernere il vero dal falso!




Terminologia e domande… “imboccate”.

Dott. Monteleone, spero non rivendichi il copyright© delle Sue stesse parole… mi limito semplicemente a trascriverle:

Ma questo si può usare per andare a caccia… “pe’ sparà a n’aeroplano”…

Minuto 0:50 del Suo “servizio”… https://www.youtube.com/watch?v=9e3HK_pi3II

Corro a risponderLe:

  1. Long Range (disciplina sportiva); il tiro viene effettuato su bersagli posti a distanze notevoli (anche superiore i 1.000 metri) attività per la quale sono richiesti, oltre uno strumento similare, anche una preparazione fisica e tecnica di elevatissimo livello.
  2. Caccia; alcuni capi (non la capra mannara, specie da Lei scoperta) non possono essere cacciati a distanze “brevi”… gli animali, a differenza nostra, hanno mantenuto l’olfatto!
  3. “pe’ sparà a n’aeroplano”; probabilmente non sono un Tecnico abbastanza preparato… non conosco questa disciplina.

Come già scritto nel mio precedente articolo, rinnovo il mio invito a farLe conoscere la realtà dei campi di tiro e del mondo delle armi… purtroppo non farebbe notizia, questo glielo dico a priori, ma sarebbe la realtà!!!

ma non siete mai riusciti a uno di questi che rubava a schiattallo lì sul posto

Minuto 3:14 del Suo “servizio”… https://www.youtube.com/watch?v=9e3HK_pi3II

Gentile Dott. Monteleone, gentilmente questa domanda me la deve spiegare.

Cos’è? L’intervistato parlava in un “romanaccio” così stretto da non poter comprendere l’italiano tanto che un Calabrese (come Lei) ha dovuto artefare il proprio dialetto?

Oppure l’intervistato non aveva idea di dove “stesse andando a parare”… più verosimile, mi creda!

Una corretta empatia con l’intervistato, praticamente da manuale!

Mi domando però, se già a Lei mancano gli strumenti per poter parlare del comparto armi (da Lei stesso affermato), figuriamoci se può discutere del tema “legittima difesa”… LEGITTIMA… è Italiano e non è offensivo… giusto per chiarire.

Io (o miei congiunti) sono in pericolo di vita ed in alcun modo posso tirarmi indietro… ovviamente avere un’arma, essere educato al possesso ed il maneggio di un’arma, fa la differenza tra la vita o la morte… MIA!!!

IO (e ribadisco IO) non mi nascondo dietro ad un dito… anche a questo serve un’arma!

Nessuno di noi legali detentori di armi si augura un simile scenario… ma è un dato di fatto!

Se poi dobbiamo cercare la notizia a tutti i costi, perché il virus mediatico va in quel verso (il termine direzione sarebbe matematicamente sbagliato… ), continui allora così perché sta andando benissimo!

Ed infatti la notizia arriva… telecamera a distanza, volti oscurati (ci mancherebbe, che con una tecnica “da guerriglia” del genere venissero mostrate pure le facce… non mi venga a dire che quei due tizi, definiamoli semplicemente così, sapessero di essere ripresi!)… ed ecco che:

Minuto 3:46 del Suo “servizio”… https://www.youtube.com/watch?v=9e3HK_pi3II

Dott. Monteleone, nessuna persona in salute, sapendo peraltro di essere ripresa, rilascerebbe mai dichiarazioni del genere… 22.000 persone, ad esempio, membri del Gruppo “Difesa dei Legali Possessori di Armi“, si dissociano totalmente da dichiarazioni di questo tipo! Nessuno di loro ha apprezzato o condiviso simili dichiarazioni!




Su “Predappio” stendiamo un velo pietoso…

 

Personalmente detengo legalmente armi dal 1998, non sono mai andato a “Predappio” e non ho “particolari” ideali politici, tanto meno mausolei in casa mia… pur non di meno, Lei ha trovato il personaggio e Lei lo ha sfruttato… giornalisticamente ha fatto benissimo.

Un’immagine, però, che si discosta dalla normalità del “nostro mondo”!

Un’immagine che purtroppo va a discapito della collettività, gente ONESTA che LEGALMENTE detiene armi… chissà se l’intervistato abbia ben compreso il danno che avrebbe arrecato a tutti…

Come già scritto prima…

…nel mio precedente articolo, i personaggi, tutti oggetto della Sua “inchiesta”, hanno un pezzo di carta stampato dalla Zecca dello Stato chiamato PORTO D’ARMI… due fogliettini (cedola e libretto) che identificano il Cittadino Italiano quale personaggio ESENTE da qualsiasi “problematica sociale”… niente precedenti penali, famiglia perfetta, nessuna indagine in corso, nessun “abusivismo edilizio”…

Ma anche questo per il momento non fa notizia…




Andiamo adesso alla Sua risposta…

Principio subito con “i toni” da Lei utilizzati nei miei riguardi…

Lei è giovane (forse siamo anche coetanei), magari nel 2017 non è più “buona abitudine” salutare… eppure io nel mio invito ho principiato con un saluto… sarebbe stato cortese da parte Sua ricambiare (specie in pubblico)… ma è un mio pensiero.

Allusioni a siti quali www.graziealcazzo.com, oppure termini come stronzata non La elevano al rango di Professionista Superiore, mi creda… specie se il suo interlocutore È un Professionista… fatto aggravato dall’essere un commento pubblico… non siamo in pizzeria tra amici a commentare una partita di calcio!

Io posso anche giustificare e comprendere il suo “fervore”… essendo un commento pubblico però, altri potrebbero interpretare la Sua “comunicazione” come “cattiva educazione”… e questo non è giusto… specie per un Professionista come Lei!

Non c’era una notizia, tolto il fatto che c’erano dei totem che dicevano che i bambini non avrebbero dovuto imbracciare fucili e maneggiare pistole e invece è avvenuto il contrario.

Quindi la notizia non c’è… chissà perché l’elemento era chiaro a tutti!

Non essendo stato sul posto nel momento in cui venivano effettuate le riprese, non essendovi altresì riprese continue, non mi è dato sapere se nel secondo successivo all’immagine il genitore rimproverasse il figlio ammonendolo per ciò che aveva fatto, o meglio, per ciò che da regolamento dell’evento non doveva essere fatto.

Credo sia utile ricordare che tutte le armi presenti in Fiera, oltre ad essere ovviamente scariche, erano perfettamente vincolate ed il loro asporto era praticamente impossibile.

Se invece la demonizzazione mediatica deve essere posta sullo strumento arma Le allego un qualcosa che potrebbe, forse, farLa ricredere:

Minorenne, AGONISTA, che si esercita nella disciplina sportiva del Tiro a Segno.

Fonte: www.earmi.it

Un altro esempio di minorenne, AGONISTA, che si esercita nella disciplina sportiva del Tiro a Segno.

Chi sono questi “minori”? Dei violenti oppure degli sportivi BEN EDUCATI al maneggio delle armi?

L’educazione porta alla crescitaeducazione… così come nel Suo settore dovrebbe essere l’Informazione a portare alla crescita…

Mi creda, ad oggi avrò visto almeno 100 volte il suo servizio, eppure mi mancano gli elementi della Paura e del Perché gli Italiani le comprano… a no, mi perdoni… “la musichetta”, quella si che è da paura…

Sono entrato alla fiera, ho visto delle cose e ho fatto delle domande.
Alcune delle risposte erano prese dal portale “www.graziealcazzo.com” altre erano una specie di recitina scolastica ripetuta a memoria.
Altre andavano più in profondità verso ciò che certe persone pensano veramente.
Alcune cose erano così gravi che le ho cestinate per evitargli guai (una delle frasi ripetute come un mantra era che se ti esprimi in modo violento, con le parole, ti levano il porto d’armi. è una stonzata, ma l’ho presa per buona) a qualche “amante” delle armi.

Già risposto sopra… non pensavo fossimo in pizzeria…

Ah lei si chiede perché non ho parlato dei professionisti. Pensavo ci potesse arrivare da solo.

… e come dicevo prima, “i toni”… quelli fanno la differenza… se anche posso trovare condivisibile il messaggio da Lei trasmesso nella frase successiva, con questo “preambolo” ha innalzato un muro nella comunicazione con il Suo interlocutore, cioè IO; mi rimangio il 30/30 che supponevo nello scorso articolo

Dunque non occupandomi di propaganda, ma di raccontare cosa succede nel paese dò per scontato che i professionisti siano persone della cui affidabilità non ha senso discutere.
Ma sono di più i professionisti o i cacciatori/tiratori occasionali?

La scelta ha un suo “perché” e, adesso che me l’ha spiegata, posso anche condividerla.

Ma cosa succede nel nostro Paese, in Italia… la gente che legittimamente detiene armi va a Predappio oppure “scava fossi”?

Piccolissimo consiglio (che riguarda il Suo mestiere)… “do”, prima persona singolare del verbo “dare”… l’accento non si mette (fonte: www.accademiadellacrusca.it).

Vedo che lei oltre a fare il perito balistico, si diletta nella scrittura.

Come Le ho dimostrato… merito anche della piccolissima infarinatura nella conoscenza della lingua italiana!

E non solo… mi diletto sopratutto a cercare di fornire informazioni corrette, specie in un settore nel quale le stesse sono diventate “merce rara”!

Io, a differenza sua, non ho espresso alcun giudizio di valore rivolto né al mondo delle armi (produttori) né alle persone che a vario titolo ne fanno parte.
Vedo che lei, di giudizi, ne esprime parecchi.

Dott. Monteleone… ma veramente ci dobbiamo nascondere dietro un dito?

Se scorriamo un po’ più su troviamo le Sue parole: Ma questo si può usare per andare a caccia… “pe’ sparà a n’aeroplano”… in base a Sue specifiche conoscenze tecniche, che Lei stesso ha affermato di non avere, cosa fa?
Mette in dubbio la liceità di un oggetto?
Cos’è, troppo grande, troppo piccolo, troppo nero… oppure la domanda dell’aeroplano era reale!

Dott. Monteleone, i giudizi Lei mi insegna, non si esprimo soltanto con un “tu sei bello” o “tu sei brutto”… persino questa Sua risposta è un giudizio nei miei confronti!

Io mi sono limitato ad analizzare il Suo “servizio” e, riscontrando delle inesattezze, mi sono sempre limitato a farle presenti… ovviamente contestandole tutte, siano esse nelle modalità di esposizione che nei contenuti!

Alla fine, sempre come detto prima, siamo in democrazia, giusto?

Occhio a non spararla troppo grossa.

Apprezzo il Suo “consiglio” e ne prendo atto… lo terrò sempre ben a mente.

Nelle more, se Lei vuole realmente documentarsi sul mondo delle armi, nel bene o nel male, può sempre scegliere di rivolgersi ad un Professionista… magari gli aeroplani la volta prossima li vedrà solo in cielo e negli aeroporti, e non alle Fiere di armi.

A Sua disposizione per un qualsiasi cordiale confronto.




20/02/2017

Non ci resta che aspettare…

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